La storica unità produttiva di Chiaravalle (AN) è stata fondata nel 1759 dai monaci Cistercensi per lo sviluppo della tabacchicoltura nello Stato Pontificio e, successivamente, per la produzione di tabacchi lavorati per il Regno d’Italia ed i Monopoli di Stato.
L’edificio vive il suo massimo sviluppo nel XIX secolo, quando diventa punto di riferimento economico-lavorativo ed emblema della operosità della comunità cittadina, soprattutto grazie al lavoro delle sigaraie, le operaie che erano impiegate presso la manifattura e che costituiscono una delle tradizioni più vive.
Nel 1945 l’amministrazione dei Monopoli di Stato commissiona a Pierluigi Nervi la ricostruzione di due fabbricati:
Nervi è legato ad Ancona e alle Marche dagli affetti familiari oltre che dal punto di vista professionale. Lo conferma l’adesione nel 1960 all’Accademia marchigiana di scienze, lettere ed arti.
A Chiaravalle questo grande architetto si confronta con l’edificio industriale storico di cui conserva, ove possibile, l’involucro murario esterno, ma interviene con la completa sostituzione dei solai di piano e delle strutture verticali interne. I lavori effettuati mostrano l’adozione di un’ampia casistica di soluzioni strutturali in cemento armato e ferro (tavelloni in ferro).